SETTEMBRE AL PARCO

2013

5 settembre. Il posto non era Woodstock, ma nessuno se ne è accorto. I CANNED HEAT, giovedì sera, sono riusciti a portare indietro nel tempo i numerosi fans accorsi al Parco delle Biodiversità di Catanzaro. La sensazione di trovarsi sulla macchina del tempo è stata provocata dall’inaugurazione della VII edizione di “Settembre al Parco”. Il viaggio era iniziato in quel momento. L’astronave dei Canned Heat ha preso quota. Ogni nota è stata una spinta potente verso il raggiungimento di una dimensione a tratti surreale. Trentotto anni dopo Woodstock solo i capelli grigi dei componenti la band e di molti dei convenuti alla “festa” hanno mostrato l’implacabilità del tempo trascorso. Tutto il resto non ha subito cambiamenti. Il rock blues dei Canned Heat ha creato la stessa esaltazione di sempre. Sotto il palco, sul prato e sulle gradinate del Bioparco anziani e giovani si sono uniti in un ballo sfrenato. Fito de la Parra e Larry Taylor affiancati da Dale Spalding e da John Paulus, degno sostituto di Harvey Mandel, si mostravano estasiati da tanta visione e, addirittura, Spalding durante gli assolo dei compagni scattava foto al pubblico con il suo telefonino. “Future blues” e “Rollin’ & tumblin’” hanno fatto salire la temperatura, ma il momento più esaltante è stata la lunga “So sad (The world is in a tangle)”. L’assolo alla chitarra di John Paulus, sostenuto dalla vibrante sezione ritmica, è stato una gemma incastonata in un gioiello prezioso. La gente torna a casa consapevole di aver assistito ad un ennesimo evento memorabile di “Settembre al Parco”, consci di aver sognato ad occhi aperti.
Venerdì 6  «Negli anni sessanta c’è stata una generazione che avrebbe voluto cambiare il mondo e uno dei mezzi per mettere in atto quelle idee è stata la musica». A parlare è Pietruccio Montalbetti, leader dei DIK DIK. Uno di quei musicisti che quel periodo lo ha vissuto in pieno. Con i Rokes e l’Equipe 84, il gruppo milanese ha segnato il profondo cambiamento nelle “abitudini” musicali degli italiani. In un Paese che sembrava vivere distaccato dal resto del mondo, più di altri, quei gruppi portarono a conoscenza il cambiamento dei gusti giovanili in fatto di musica. Intatto anche il gradimento della gente, che ha riempito ogni spazio possibile del Parco delle Biodiversità di Catanzaro. Musica leggera, non nel senso dispregiativo del termine. Di sicuro, musica che ha accomunato giovani e meno giovani in uno spirito unico che ha avuto un solo obiettivo: divertire. E la voglia che ciò accadesse non è mancata ai Dik Dik. Il loro repertorio, quello di Lucio Battisti, dei Beatles, di Bob Dylan e dei Rokes, hanno rappresentato la colonna sonora di una serata da incorniciare.
Sabato 7 - Il sole della California di notte. Non un semplice evento atmosferico ma una suggestione collettiva verificatasi durante il terzo appuntamento di “Settembre al Parco. Il Parco delle Biodiversità non è stato più lo stesso quando sul palcoscenico sono apparsi, indossando camicie coloratissime, DAVID MARKS & THE SURF CITY ALL STARS. Componente in diversi momenti della storia dei Beach Boys, uno dei gruppi fondamentali della scena dei sixties, David Marks, privo oramai del suo inconfondibile ciuffo, insieme ai suoi compagni ha deliziato la platea con le note coinvolgenti del repertorio musicale del gruppo dei fratelli Wilson. Ad aprire le danze “Surfin’ safari”. Al centro della scena, seppur leggermente defilato, Marks ha diviso equamente le parti vocali con Gary Griffin, alle tastiere, Don Raymond, alla chitarra, Phillip Bardowell, al basso, Randell Kirsch, alla chitarra, Dave Logeman, alla batteria, e Matt Jardine, alla voce.I “Surfers”, impresa non semplice, hanno curato quasi in maniera maniacale i cori e le armonie originali, pur apportando qualche piccola variazione. La festa non ha avuto sosta, tranne quando in momenti diversi “God only knows”, “Don’t worry baby”, “I can hear music” e “In my room” hanno concesso qualche fremito in più. In maniera inattesa David Marks e i suoi hanno eseguito “California dreamin’”, canzone dei Mamas & Papas. Dopo oltre due ore di concerto e ben trentasei canzoni, David Marks e i Surf City All Stars sono scesi dal palcoscenico concedendosi ai propri fans, desiderosi di conoscerli e di ricevere un autografo.

La serata finale di domenica 8 è quella di JACK BRUCE.  Passi lenti e incerti. Lo vedi salire sul palco e pensi al suo passato glorioso, a quanto ancora oggi abbia da dare alla musica. Jack Bruce, colui il quale per anni ha giganteggiato suonando la chitarra basso alla pari con personaggi come John Paul Jones e John Entwistle, con l’aria sicura di chi sembra essere nato per suonare, ha imbracciato il suo strumento e senza esitare ha dato vita a “First time i met the blues”. E’ così che domenica sera, al Parco delle Biodiversità di Catanzaro, è iniziato il quarto e ultimo appuntamento di “Settembre al Parco”. Il brano di Buddy Guy è un blues lento e dal groove potente. Le mani di Bruce scivolano sul basso con grande delicatezza, l’esatto contrario del suono che riesce a produrre. Con lui Tony Remy, alla chitarra, Frank Tontoh, alla batteria, e Paddy Milner, alle tastiere ma soprattutto all’organo Hammond. La formazione della band “cresce” allorquando sul palco sale la sezione fiati. Winton Rollins, al trombone, Derek Nash, al sax tenore, e Paul Newton, alla tromba, fanno parte della “famiglia” e si fanno sentire con i loro spunti soul. “Neighbor neighbor” e “You burned the tables” travolgono la platea con un suono cui non manca l’energia. Jack Bruce, decide che è l’ora di cambiare e, lasciato il basso, va a sedersi dietro al piano elettrico. Al suo posto Nick Cohen, l’ultimo componente la Blues Band.


2014

4 settembre MAURIZIO VANDELLI. Settanta anni all’anagrafe, Maurizio Vandelli è riuscito ad essere sintesi tra tutte le generazioni presenti. Ha fatto ballare, emozionare, cantare.  Ha dato voce alle emozioni e ai ricordi cantando Lucio Dalla,   Lucio battisti, ma anche Vasco Rossi e Zucchero Fornaciari. e durante la prima parte del concerto che è un tributo vero alla musica, il ritmo sale nella seconda parte della serata, quando la gente lascia le sedie e le postazioni per arrivare sotto il palco e ballare senza sosta “Io ho in mente te”. Un concerto che ha animato per oltre due ore il Parco di Catanzaro, 
5 settembre THE YARDBIRDS il rock fa bene. Non c’è bisogno di dirlo a Jim McCarty e Anthony “Top” Topham, storici componenti degli Yardbirds, che  per il secondo appuntamento di Settembre al Parco hanno confermato ancora una volta, e qualora ce ne fosse bisogno, che la musica, il rock nella fattispecie, non conosce il passare del tempo e, anzi, fa sì che due musicisti non propriamente giovani come loro, tengano testa – eccome – a un trio di colleghi di almeno la metà dei loro anni eseguendo i brani più famosi della loro carriera, a partire da “Drinking Muddy Water”, “Shapes of Thing”, “Over Under Sideways Down”, “Heart full of soul”, e la celebre “For your love” che ha visto il pubblico presente spostarsi in massa sotto il palco fin dalle prime note. Culla di alcuni tra i maggiori chitarristi della storia del rock come Jeff Beck, Eric Clapton e Jimmy Page – autore di alcuni dei brani in scaletta -, gli Yardbirds si sono anche distinti per le loro cover, dichiarate e non. E’ il caso della penultima canzone, “Dazed and confused” offerta al pubblico catanzarese - prima di “I’m a man” di Bo Diddley -, per la quale proprio Page, si fece per così dire “ispirare” da Jack Holmes. Settembre al Parco ancora di più con questa sua ultima edizione, ribadisce quanto la storia della musica stia passando da Catanzaro

6 settembre BIG BROTHER & THE HOLDING CO C’è molto da raccontare sulla terza serata di Settembre al Parco 2014: dalla California per l’unica data europea, The Big Brothers & the Holding Company, gruppo che oltre a rappresentare ai massimi livelli la scena psichedelica di fine anni ’60 ha contribuito in maniera determinante all’affermazione di Janis Joplin. Il richiamo targato “Janis Joplin” è stato forte, il tempo clemente. E così il terzo concerto di Settembre al Parco, è stato un grande successo. Pienone di pubblico e aspettative elevate, gli elementi affinché la serata “funzionasse” c’erano tutti: sul palco una formazione non da poco con Eileen Humphreys voce, Sam Andrew alla chitarra, Peter Albin al basso - accompagnati da Greg Douglas al posto del compianto chitarrista James Gurley, e dal batterista Roy Blumenfeld chiamato provvisoriamente a sostituire Dave Getz, impossibilitato a essere a Catanzaro.  Per spiegare i motivi della sua assenza Dave Getz ha inviato agli organizzatori di Settembre al Parco un fantastico messaggio, degno di nota e motivo di soddisfazione e riflessione, nel quale scrive “I was told there is a real rock lovers scene in Catanzaro, with an fantastic festival (“mi è stato detto di una realtà di appassionati del rock a Catanzaro con un fantastico festival). Aggiunge che le informazioni le ha avute dagli amici Canned Heat e Jefferson Starship, ospiti negli anni passati di Settembre al Parco e che Big Brothers ha incontrato in occasione dei 45 anni di Woodstock lo scorso 16 agosto. Catanzaro e la sua scena rock stanno dunque rimbalzando sui siti specializzati d’oltreoceano raggiungendo una popolarità nell’area di San Francisco.
7 settembre SHADOWS OF THE 60’s Una travolgente e gioiosa festa in musica ha concluso la rassegna “Settembre al Parco” all’insegna dei favolosi anni 60. Per il gran finale è andato in scena lo spettacolo tributo “Shadows of the 60's” che ha ripercorso i fasti straordinari di quel Detroit Sound coniato dalla leggendaria etichetta Motown.  Il cast artistico, grazie alla mirabile fusione di voci e musicisti di incredibile talento, ha riaperto l’album dei ricordi per riproporre agli spettatori di ogni generazione. Una rilettura fedele che, senza voler necessariamente “attualizzare” un repertorio già ricco di sfumature, ha fatto felici i tanti che hanno gremito l’anfiteatro del Parco e che hanno ballato e cantato a pochi metri dal palco incitati dai protagonisti della serata. A guidare l’allegra carovan quel Dave Revels, già membro effettivo di Drifters e Four Tops e straordinaria voce in grado di conquistare tutti per la sua potenza evocativa. Ad affiancarlo sul palco, con rigoroso abbigliamento d’epoca, sono stati anche Eric Turner, insieme ai veterani Sam White e Larry Stephan Hines e al giovane A.J. Davis. La serata ha avuto inizio a pieno ritmo con il tributo ai Four Tops, uno dei gruppi più rappresentativi del sound Motown anni ’60, con brani indimenticabili come “Reach Out I'll Be There” e “I Can't Help Myself”  o le trascinanti “Standing in the shadows of love” e “It's The Same Old Song”. Subito dopo è stato il momento del trio tutto femminile – sempre sostenuto alla ritmica dalla band italiana dei White Souls - ispirato alle canzoni delle Supremes con Julia Garrison, Sonia Revels e Nirvana che hanno rapito l’attenzione del pubblico grazie alle rivisitazioni riuscite delle celebri hit del gruppo che lanciò Diana Ross. “Love Is Like an Itching in My Heart", “Back In My Arms Again”, “You Keep Me Hangin On”, “You Can't Hurry Love” questi alcune gemme che il pubblico catanzarese ha avuto il piacere di riascoltare grazie alla voce calda ed emozionante della formazione femminile in grado di incantare anche per il look in perfetto stile anni ‘60. Successivamente è stata la volta del terzo tributo della serata, quello ai Temptations: il cambio d’abito, dal rosso della giacca al giallo delle camicie - in omaggio ai colori della città come sottolineato da Revels – ha sottolineato anche il salto alle sonorità più propriamente soul e funk della leggendaria band di “Get ready”, “I Wish It Would Rain” e “Just my immagination”. Infine, per il gran finale, voci maschili e femminili tutti insieme sul palco per una carrellata finale dedicata ai grandi successi Motown firmati da Marvin Gaye passando anche per i Jackson 5, The Contours, Stevie Wonder e un bis “very fast” come “Shout” degli Isley Brothers.

2016

Settembre al Parco si sposta nel Parco Dossi Comuni di Lamezia Terme e presenta questi spettacoli:

Sabato 24
Ore 14.00 appuntamento con l’associazione lucky friends un’associazione nata con l’intento di dare un’opportunità a tutti i bambini che hanno difficoltà sia a livello fisico che psichico: l’opportunità di diventare atleti e scoprire le loro attitudini nello sport e di fare squadra con gli altri ragazzi rafforzando così il loro legame. Nell’anno trascorso hanno partecipato a molte manifestazioni sportive di cui: Play The Games Toscana,Lombardia, Basilicata e Puglia, Campionati Regionali Atletica Leggera, Campionati di Nuoto CIP, Eventi Csen e Libertas ecc., organizzando il primo progetto Scuola Special Olympics ecc.

Ore 16.00 Meravigliandia – incontro agli artisti di strada
Gianluca Marra in arte “il grande lebuski” in uno spettacolo comico di teatro di strada che unisce la clowneria e le tecniche circensi al cabaret. La ricerca dell’equilibrio in tutte le sue forme, sui bauli, sulla giraffa alta 2 metri lo porta ad arrivare su una Graziellina, una minibici alta 30 cm, alla sintesi perfetta.
Ilaria Fonte in “Fashionissima me”, La bellezza esteriore… La perfezione dell’aspetto fisico… In una società fatta solo di apparenze… IlAria con la sua stravaganza vi porterà con lei, nel suo controverso mondo, tra un’acrobazia ed un’altra, con ventagli piumati e dell’inaspettato…
Uno spettacolo delirante che unisce la tecnica della giocoleria a quella del twirling, mescolandole al teatro di strada e che lascerà il pubblico con il fiato sospeso durante i numeri di acrobatica aerea trapezio statico e tessuto aereo).

Ore 21.00 Mario Donatone Blues trio in concerto
Pianista e cantante è considerato uno dei migliori rappresentanti della più classica tradizione del blues, soul e jazz vocale. Muove i primi passi nel circuito musicale negli anni ’80, mettendosi in luce come solista e come accompagnatore di artisti statunitensi di blues, soul e jazz in turnée in Italia. Tra gli artisti ricordiamo Peaches, Les Getrex ,Harold Bradley, Herbie Goins, Beverly Watson, Linda Young, Michael Allen, Jimmy Holden, Crystal White, Kay Forster Jackson, Cheryl Porter. Il suo primo lavoro discografico è “Blues immaginario”, inciso per la Splas(h)! Records nell’89, un LP che viene definito “una sintesi energica, schietta e a tratti originale di blues e jazz” (Luciano Federighi, Musica jazz). Negli anni ’90 si dedica molto al gospel. Oltre al “Roma Spiritual Group” svolge attività didattica, dirige cori e collabora con cantanti e gruppi vocali neroamericani, tra cui Laverne Jackson, Robin Brown, Bronzville American Gospel, Soul Food To Go insieme a Jimmy Holden. Da ricordare la pertecipazione assieme ai Bronzville ad un concerto allo stadio Olimpico di Roma nell’ambito della manifestazione del “Giubileo degli sportivi” nell’ottobre 2000, tenutosi alla presenza di papa Giovanni Paolo II. Anche la sua esperienza di arrangiatore di gruppi vocali è testimoniata da tre cd: “Roma world spirit” (Isma Records, 2001), “The Peacemaker-Soul Food To Go” (Time Stretch Recording, 2003) e “A christmas card of peace” – World Spirit Choir – (Fermenti vivi, 2010). Si tratta di progetti in cui, in modi diversi, si cerca di contaminare il gospel con il jazz e con la musica etnica. Nel 2010 crea insieme a Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, il progetto blues Buzz Band. Nel 2011 esce il suo primo album completamente d’autore, “Blues for Joy”, con il suo gruppo Mario Donatone Soul Circus e con musicisti del calibro di Rodolfo Maltese (Banco del Mutuo Soccorso) e di Henry Cook, valente jazzista di Boston.
Domencia 25
Ore 10.30 Meravigliandia – incontro agli artisti di strada seconda parte

Ore 17.30 Anfiteatro giardino botanico
Echi dello spirito tra Natura, Canto e Poesia
Magnificat un incontro con Maria – Omaggio ad Alda Merini
Abbiamo pensato alla fusione delle arti del canto e della poesia nella cornice naturale dell’orto botanico, nell’anfiteatro moderno, luogo ideale dove si potrà realizzare l’incontro tra natura, canto e poesia. Le diverse voci racconteranno la storia della Vergine Maria, uno dei personaggi più misteriosi e carichi di fascino della cristianità. Assisteremo ad un concerto/drammatizzazione tra canti gregoriani e i versi straordinari di Alda Merini, una poetessa ardente e appassionata che ha composto un’opera dal titolo “Magnificat un incontro con Maria”. Lo spettacolo è un prodotto originale, unico, creato proprio dalle Ancillae Domini, gruppo femminile diretto da Licia Di Salvo, che opera da quasi vent’anni in Calabria e a livello nazionale diffondendo e valorizzando il recupero del canto gregoriano e della polifonia medievale. L’idea nuova è stata quella di far dialogare poesia e musica, ma soprattutto la cultura del mondo terreno con la spiritualità.
Ore 21.00 Banda Kailia
La band Kaìlia nasce nel 2011 nel territorio di Ceglie Messapica (Puglia), dove la musica ed il ballo rivestono un ruolo importante nella tradizione, essendo espressione della cultura e della storia di questo popolo. Sette musicisti provenienti da varie esperienze musicali uniscono queste due forme di arte, ognuna delle quali prescinde dall’altra. Partendo dalla musica dell’Alto Salento, si intraprende un viaggio internazionale tra Oriente ed Occidente quindi dall’Arabia ai Balcani con la sua musica così affine a quella suonata dalle secolari orchestre di fiati, comunemente dette “bande”, fino ad arrivare in Irlanda. Tutti i brani sono stati arrangiati allo scopo di mantenere vivo il senso della musica popolare, ma allo stesso tempo di innovarla con l’obiettivo di dare vita ad una composizione coinvolgente e che faccia danzare.